Noi siamo CHARLIE HEBDO

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REDAZIONE DI @AFP  asostegno di Charlie Hebdo.jpg_large

Abbiamo dato la libertà d’espressione come diritto scontato, ottenuto una volta per sempre. Non è così. Da questa mattina seguo con angoscia le notizie che arrivano da Parigi: 12 morti e 8 feriti per ora il bilancio delle vittime nell’attentato al settimanale satirico Charlie Hebdo. Una carneficina durante una riunione di redazione. Hanno ucciso coloro che ogni fondamentalismo e ogni radicalismo temono di più: gli artisti liberi. Hanno ucciso: Charb, Cabu, Tignous e Wolinski.
Charlie Hebdo raccontava il nostro tempo con la satira, ironizzava sulle religioni, giocava con la sua vitalissima forza sui doppi sensi, sul sesso, sul desiderio. E provava a smontare la triste, seriosa e violenta propaganda del radicalismo religioso. Ma l’Islam fondamentalista per questo li ha condannati a morte. Charlie Hebdo metteva paura al fondamentalismo. L’ironia smonta il proselitismo islamista più d’ogni artiglieria.

Roberto Saviano

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